anemia apparato digerente

Anemia ed Apparato Digerente – Dr. Traversa

Uno dei motivi piu’ frequenti di visita gastroenterologica è il riscontro di anemia.
Cercheremo di semplificare uno degli argomenti più importanti e difficili dell’intera clinica medica fornendo dei mezzi per capire il percorso da eseguire che comunque per l’ applicazione pratica richiede assolutamente il consulto con uno specialista.

Per anemia si intende la diminuzione dell’ emoglobina sotto il valore soglia dell’ emocromo ( Hgb 14 nell’ uomo e Hgb 12 nella donna).
L’emoglobina ,il cui componente fondamentale è il ferro, e’ una proteina contenuta nei globuli rossi dedicata al trasporto dell’ ossigeno a livello dei tessuti; meno emoglobina=meno ossigeno= diminuzione del metabolismo cellulare quindi clinicamente debolezza, stanchezza,ecc..
Un errore comune è considerare una sideremia bassa ,con valori di emoglobina normale, come anemia.
Questa è in realtà un iposideremia ( visto che l’ emoglobina è normale); bisogna considerare che la quantità circolante di ferro è un fattore estremamente aspecifico in quanto puo’ variare in numerose situazioni cliniche; per esempio durante una qualsiasi infiammazione vi e’ un sequestro da parte dei tessuti del ferro circolante ( in previsione di eventuali problemi grossi-meccanismo di autodifesa) e quindi una diminuzione della sideremia.
Cio’ non significa che il ferro è realmente diminuito in quanto i globuli rossi sono nella norma.

L’apparato digerente puo’ essere causa di anemia principalmente:
A) MALASSORBIMENTO
B) PERDITA (CRONICA-ACUTA)

 

A) MALASSORBIMENTO DEL FERRO

Il ferro viene assorbito principalmente a livello duodenale ma e’ necessaria una produzione di acido gastrico sufficiente perche’ sia assorbito dai nutrienti quindi qualsiasi fattore che altera la produzione di acido gastrico puo’ essere causa di anemia; i principali sono:

STOMACO:
A) Interventi chirurgici sull’ apparato digerente
B) Gastrite atrofica
C) Infezione da Helicobacter pylori
Senza dilungarsi sulla spiegazione e sul trattamento di ognuna di queste cause, che possono essere affrontate solo in ambito specialistico e richiedono una terapia variabile da paziente a paziente (e non si esaurisce solamente con la supplementazione del ferro come comunemente devo riscontrare),affrontiamo l’ assorbimento del ferro a livello del

DUODENO ED INTESTINO TENUE:
Qui le principali cause di anemia sono dovute a:

  • Celiachia
  • Malassorbimento da malattie rare o farmaci

Brevemente possiamo sintetizzare che a livello duodenale qualsiasi fattore che ostacola l’assorbimento delle sostanze a livello dei villi intestinali produce una anemia da carenza del ferro (nella celiachia con la distruzione o riduzione dei villi stessi nei malassorbimenti con alterazione della loro trasmissione)

 

 

 

 

B) PERDITA (CRONICA-ACUTA)

Nella maggio parte dei pazienti e soprattutto a partire dai 40 anni in poi la causa maggiore di anemia sono le perdite croniche a livello dell’ apparato digerente.
Le principali per ogni distretto sono:

STOMACO:
A) Gastriti (storia clinica di assunzione di farmaci antiinfiammatori o cardiologici)
B) Ulcere (storia clinica di assunzione di farmaci antiinfiammatori o cardiologici)
C) Neoplasie
D) Malformazioni vascolari ( TELEANGECTASIE; sindrome DI DIELAFOY)

DUODENO:
A) Duodeniti (storia clinica di assunzione di farmaci antiinfiammatori o cardiologici)
B) Ulcere (storia clinica di assunzione di farmaci antiinfiammatori o cardiologici)
C) Malformazioni Vascolari

COLON:
A) Tumori (da 40 anni in poi)
B) Diverticolite (da 40 anni in poi)
C) Malattie infiammatorie ( Retto colite Ulcerosa o Morbo di Crohn)

Già dalla semplice visione della classificazione si capisce che superati i 40 anni il riscontro di una anemia impone l’esecuzione di un esame endoscopico ( gastroscopia o colonscopia) per identificare la sede della perdita.
Il vantaggio di questo approccio è che spesso l’endoscopia oltre ad avere finalità diagnostiche con l’individuazione della lesione ( e quindi permettere una terapia mirata) puo’ avere anche un fine terapeutico permettendoci di intervenire direttamente sulla lesione arrestando l’ emorragia con varie metodiche che possono prevedere metodi iniettivi ( fig.A generalmente con iniezione di adrenalina); metodi meccanici (fig B generalmente con l’ apposizione di una clip);metodi termici ( coagulazione dei vasi con gas o Heather probe).
Il fine terapeutico nel colon si esplica mediante la rimozione dei polipi (vedi colonscopia o polipectomia)

polipi polipectomia

rimozione polipi

Ricapitolando ,il tentativo di fornire una piccola linea guida , il riscontro di una anemia prevede sempre la necessità di un consulto con uno specialista gastroenterologo il quale deciderà in base ai sintomi; all’età del paziente e alla storia clinica se procedere con una terapia medica od indirizzare il paziente in tempi brevi ad esame endoscopico ( gastroscopia o colonscopia)

 

 


Dr. Giampiero Traversa
Dirigente di I° Livello UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Ospedale Sandro Pertini

 

 

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