Screening e prevenzione del tumore del colon – Dr. Traversa

La domanda che ci viene sempre posta : “ Perché devo eseguire una colonscopia se io stò bene”? Generalmente nello stesso tempo il paziente ti guarda con occhio stupito ed un po’ inferocito in quanto stai proponendo una procedura “spropositata” rispetto al suo stato di salute.

Partiamo da una analisi dei fatti;
a) Il tumore del colon–retto è la seconda causa di morte per tumore negli uomini e nelle donne tra i 50-70 anni (questo in Italia, Europa, Stati uniti)
b) la sintomatologia è assolutamente subdola, sfumata, ed aspecifica. Non esiste una sintomatologia clinica specifica di questa condizione e paradossalmente se esistesse probabilmente il problema clinico sarebbe in uno stadio già avanzato
c) il tumore del colon-retto nel 90% dei casi e’ realmente prevenibile in quanto non nasce subito come Neoplasia ma deriva dalla trasformazione lenta di un polipo adenomatoso. Quindi la rimozione in tempo dei polipi è curativa in quanto interrompe la sequenza polipo adenomatoso –trasformazione- neoplasia.
Sviluppiamo questi concetti.

Il Carcinoma colorettale è un tumore dei paesi industrializzati ( raro in Africa) probabilmente legato al tipo di dieta ( maggiore nei paesi dove è più alto il consumo di carni rosse).
In individui senza predisposizione la fascia di eta’ interessata dallo screening è compresa tra 50 e 74 anni.
Diverso è il discorso per chi ha una familiarità per neoplasie dell’ apparato digerente o è affetto da patologie predisponenti come le malattie infiammatorie croniche dell’ intestino (Ibd) o le poliposi familiari.
Qui il percorso di screening è personalizzato e quindi l’ età a cui effettuare lo screening viene scelta in base alla situazione clinica del paziente
La sintomatologia è uno dei parametri su cui dobbiamo sfatare diversi miti; il primo è che la colonscopia non deve essere eseguita se il paziente non vede tracce di sangue nelle feci.
Questa e’ una falsa convinzione in quanto la presenza di sangue è possibile solo quando il polipo o la lesione sono erosi in superfice e questo generalmente capita tardivamente quando la lesione e’ di dimensioni discrete.

Infatti il test di screening di prima istanza e’ la ricerca del sangue occulto nelle feci quindi “non visibile” ad occhio nudo.

La perdita del sangue “non visibile” è causa di uno dei principali sintomi subdoli di problemi intestinali; l’ anemia.

Quando compare una anemia ( diminuzione dell’ emoglobina) in un paziente le indagini dell’ apparato gastrointestinali ( gastroscopia e colonscopia)sono tra le prime ad essere eseguite per escludere possibili perdite croniche.

Altro mito da sfatare è che la presenza di sangue rosso vivo intermittente sia unicamente attribuibile ad una patologia emorroidaria oppure a ragadi anali
Generalmente il paziente che soffre di emorroidi si “abitua” alla visione del sangue attribuendolo alla patologia emorroidaria ed al fatto che con un “ pò di dieta o terapia” il problema delle perdite ematiche scompare.
Il fatto che una persona abbia delle emorroidi non esclude per niente che non ci sia un polipo od un tumore dell’ intestino questo perché le perdite ematiche non sono costanti e continue ( fortunatamente) ma intermittenti.

Questo spiega inoltre perché la ricerca “ sangue occulto” non’ è un test definitivo in quanto se eseguito in un periodo in cui la lesione non ha perdite ematiche risulta “falsamente negativo”
Il vantaggio di eseguire una colonscopia è che tramite la “ visione diretta” della mucosa intestinale permette prima di tutto di avere una diagnosi certa quindi di escludere anche altre patologie diverse dai polipi che possono essere causa di perdite ematiche ( esempio.: emorroidi; diverticoli, coliti eccc).
Inoltre è l’ unico esame in cui oltre ad avere una diagnosi è possibile interrompere la sequenza cardine del cancro colo-rettale “ la trasformazione polipo-carcinoma”.

Il tumore del colon raramente nasce come “ cancro” fin dall’ inizio ( ex novo); in oltre il 90 % dei casi deriva dalla trasformazione lenta, purtroppo silente da un punto di vista sintomatico, di un polipo.
Percio’ la rimozione dei polipi tramite la polipectomia è realmente un “ atto curativo” in grado di evitare il tumore e quindi la chirurgia.
Quindi quando il vostro curante decide di eseguire una colonscopia di “screening” sappiate che sta “lavorando per il vostro futuro”.


Dr. Giampiero Traversa
Dirigente di I° Livello UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Ospedale Sandro Pertini

 

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